lunedì 13 gennaio 2014

Cosa vuol dire “Not Provided” in Google Analytics?

È ormai da qualche mese che in Google Analytics la locuzione “Not Provided” sta acquistando un’importanza sempre maggiore.
Ma cosa si intende per “Not Provided”? Il termine si riferisce all’azione di Google di nascondere in Analytics le keywords, cioè le parole chiave che gli utenti digitano quando navigano sul web e sono loggati con il proprio account Google.
Questo vuol dire che nei report di Analytics non compaiono più tutte quelle parole chiave che gli utenti, da loggati, hanno digitato per arrivare al sito generando un certo tipo di traffico. Tutte le ricerche sono indistintamente raggruppate nella dicitura “Not Provided”.
Da parte sua, Google ha tenuto più volte a precisare che questa scelta è strettamente connessa alla privacy dei suoi utenti. Ma ha altrettanto provveduto ad assicurare che avrebbe riguardato una percentuale di ricerche piuttosto bassa (si è parlato di un 2-3%).
C’è da specificare, però, che questo “divieto” non riguarda proprio tutti. Gli inserzionisti Adwords che hanno una campagna attiva, infatti, possono risalire a tutte le parole chiave digitate dagli utenti per arrivare al sito.  Sarà questo forse un modo per “invogliare” aziende e utenti a fare campagne pubblicitarie?
Sta di fatto che questo rappresenta un serio problema (anche se non insormontabile, se si utilizzano in maniera giusta tutti gli strumenti che il web mette a disposizione) in quanto compromette la corretta valutazione dei dati e di conseguenza la definizione di corrette strategie marketing. La percentuale relativa alle keywords nascoste, e quindi la percentuale di “Not Provided”, deve tenere conto di alcuni fattori tra cui: lingua, demografia, natura del sito.
Probabilmente, con l’aumento sempre maggiore di utilizzo di Google+ aumenterà anche la percentuale di “Not Provided” perché saranno sempre di più gli utenti che effettueranno ricerche loggandosi al motore di ricerca più diffuso al mondo.

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